Associazione Arma Aeronautica – Cameri
“M.A.V.M. S.Ten. Pil. Mario DAVERIO”

Il primo brevetto d’aviazione dato su campo italiano

febbraio 20th, 2004
Il 18 luglio 1910 il noto sportman signor Pasquale Bianchi di Lugano prendeva il brevetto di aviatore nel campo di aviazione di Cameri dinanzi al delegato della società di aviazione novarese ingegnere Negretti e a due delegati della Società Italiana di Aviazione espressamente qui venuti. Il brevetto è stato dato dopo tre giri di campo fatti brillantemente. Dopo i giri di esperimento e di prova, il Bianchi ha volato per 30 minuti consecutivia 50 metri di altezza scendendo con riuscitissimo volo plané tra le acclamazioni dei numerosi presenti.
L’apparecchio usato è un aeroplano Voisin fabbricato in Italia, con motore Itala. Il brevetto di stamane ha una importanza grande per il fatto che è il primo brevetto ufficiale di aviatore dalla Società italiana su campo italiano.
* * *
Questo campo vide sorgere poi nel 1913 la Fabbrica di Aeroplani Gabardini, con scuola annessa. Il Gabardini ideò e costruì un ottimo tipo di aeroplano ed un idrovolante. Due meravigliosi piloti ebbe quali collaudatori ed istruttori, dei quali diamo una breve cronistoria:
Filippo Cervasco nacque a Davagna, in Val di Bisagno (Genova) nel 1888.
Conseguì il brevetto di piloti aviatore a Mirafiori (Torino) nel 1912.
Fece il suo primo apprentistage alla Scuola Morane: si recò poi a Mirafiori
dove ottenne il brevetto. Volò da Torino a Genova il 30 marzo 1913.
Il 17 maggio, contemporaneamente a Deroye, su monoplano Gabardini compì il raid Milano-Roma, battendo il rècord del mondo per lunghezza di percorso compiuto con passeggero, senza scalo, su campagna.
Effettuò il 1° agosto 1913, con tre passeggeri, il raid Milano – Venezia aggiudicandosi così i records mondiali di durata e di distanza su campagna senza scalo.
Il 14 dicembre 1913 iniziò in idrovolante Gabardini il raid Sesto Calende-Genova-Monaco-Roma dove giunse il 26.
Morì il 2 giugno 1914, annegato nel Lago Maggiore mentre stava eseguendo dei voli col suo idrovolante Gabardini.
Achille Landini è nato a Milano il 22 maggio 1890.
Si occupò prima di meccanica come capo tecnico-motorista. Conseguì il brevetto di pilota aviatore n. 180 sul campo di Pordenone il 15 ottobre 1912 su apparecchio Blériot.
Compì vari viaggi pilotando apparecchi di marche e tipi diversi (fra cui un monoplano di sua costruzione).
Riuscì vincitore nella gara ascensionale nel primo concorso italiani di idronavigazione, tenutosi a Como nell’ottobre 1913, volando su apparecchi S.I.A.
Dopo la prematura morte di Cevasco, passò come capo pilota della S.I.A. alla Scuola Gabardini di Cameri Il 27 luglio 1914, su monoplano Gabardini, motore Le Rhone 80 HP, riuscì a compere, primo fra gli italiani, la traversata delle Alpi ed a sorvolare il Monte Rosa, che nessun aviatore aveva mai a volo oltrepassato. Partì dall’aerodromo di Cameri ed atterrò a Viège (Svizzera) volando all’altezza di metri 4.500 e percorrendo complessivamente Km. 140 in ore 3,5’. Aveva a bordo un passeggero, Prof. Achille Lampugnani.
Ottenne il brevetto superiore n. 1 all’aerodromo di Mirafiori, compiendo il raid finale (700 Km.) il 17 novembre su monoplano Blériot (Foto).
Il Landini, dopo aver istruito sul campo di Cameri più di 1.500 piloti, durante la prima guerra mondiale, continua ad avere la carica di capo-pilota alla stessa scuola Gabardini.
Il campo ha ora un nome: Natale e Silvio Palli, in memoria dei due gloriosi caduti, i quali conseguirono il brevetto a quella Scuola.

Il 18 luglio 1910 il noto sportman signor Pasquale Bianchi di Lugano prendeva il brevetto di aviatore nel campo di aviazione di Cameri dinanzi al delegato della società di aviazione novarese ingegnere Negretti e a due delegati della Società Italiana di Aviazione espressamente qui venuti. Il brevetto è stato dato dopo tre giri di campo fatti brillantemente. Dopo i giri di esperimento e di prova, il Bianchi ha volato per 30 minuti consecutivia 50 metri di altezza scendendo con riuscitissimo volo plané tra le acclamazioni dei numerosi presenti.
L’apparecchio usato è un aeroplano Voisin fabbricato in Italia, con motore Itala. Il brevetto di stamane ha una importanza grande per il fatto che è il primo brevetto ufficiale di aviatore dalla Società italiana su campo italiano.

GabardiniQuesto campo vide sorgere poi nel 1913 la Fabbrica di Aeroplani Gabardini, con scuola annessa. Il Gabardini ideò e costruì un ottimo tipo di aeroplano ed un idrovolante. Due meravigliosi piloti ebbe quali collaudatori ed istruttori, dei quali diamo una breve cronistoria:
Filippo Cervasco nacque a Davagna, in Val di Bisagno (Genova) nel 1888.
Conseguì il brevetto di piloti aviatore a Mirafiori (Torino) nel 1912.
Fece il suo primo apprentistage alla Scuola Morane: si recò poi a Mirafiori dove ottenne il brevetto. Volò da Torino a Genova il 30 marzo 1913.
Il 17 maggio, contemporaneamente a Deroye, su monoplano Gabardini compì il raid Milano-Roma, battendo il rècord del mondo per lunghezza di percorso compiuto con passeggero, senza scalo, su campagna.
Effettuò il 1° agosto 1913, con tre passeggeri, il raid Milano – Venezia aggiudicandosi così i records mondiali di durata e di distanza su campagna seLandininza scalo.
Il 14 dicembre 1913 iniziò in idrovolante Gabardini il raid Sesto Calende-Genova-Monaco-Roma dove giunse il 26.
Morì il 2 giugno 1914, annegato nel Lago Maggiore mentre stava eseguendo dei voli col suo idrovolante Gabardini.
Achille Landini è nato a Milano il 22 maggio 1890.
Si occupò prima di meccanica come capo tecnico-motorista. Conseguì il brevetto di pilota aviatore n. 180 sul campo di Pordenone il 15 ottobre 1912 su apparecchio Blériot.
Compì vari viaggi pilotando apparecchi di marche e tipi diversi (fra cui un monoplano di sua costruzione).
Riuscì vincitore nella gara ascensionale nel primo concorso italiani di idronavigazione, tenutosi a Como nell’ottobre 1913, volando su apparecchi S.I.A.
Dopo la prematura morte di Cevasco, passò come capo pilota della S.I.A. alla Scuola Gabardini di Cameri Il 27 luglio 1914, su monoplano Gabardini, motore Le Rhone 80 HP, riuscì a compere, primo fra gli italiani, la traversata delle Alpi ed a sorvolare il Monte Rosa, che nessun aviatore aveva mai a volo oltrepassato. Partì dall’aerodromo di Cameri ed atterrò a Viège (Svizzera) volando all’altezza di metri 4.500 e percorrendo complessivamente Km. 140 in ore 3,5’. Aveva a bordo un passeggero, Prof. Achille Lampugnani.
Ottenne il brevetto superiore n. 1 all’aerodromo di Mirafiori, compiendo il raid finale (700 Km.) il 17 novembre su monoplano Blériot (Foto).
Il Landini, dopo aver istruito sul campo di Cameri più di 1.500 piloti, durante la prima guerra mondiale, continua ad avere la carica di capo-pilota alla stessa scuola Gabardini.
Il campo ha ora un nome: Natale e Silvio Palli, in memoria dei due gloriosi caduti, i quali conseguirono il brevetto a quella Scuola.

NOTIZIE TRATTE DAL LIBRO “NIDI D’AQUILA” , Ed. 1927


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febbraio 20th, 2004 23:55:01